Il nuovo digitale terrestre spiegato facile
L’arrivo del nuovo digitale terrestre è sempre più vicino. Per continuare a vedere la TV, tra non molto, dovremo verificare che i nostri dispositivi siano tecnologicamente idonei. No, non è un de-ja-vu, è già successo meno di dieci anni fa.
Di cosa stiamo parlando
Il 4 luglio 2012 si spegnevano le ultime frequenze televisive analogiche, quelle che nei primi anni della televisione avevano trasmesso nell’etere italiano le lezioni del Maestro Manzi, le puntate di Canzonissima e gli spot di Carosello. Negli anni della rivoluzione digitale, anche la televisione italiana ha subito rapidi cambiamenti, dall’alta definizione alla moltiplicazione dei canali. Una transizione che non fu certamente indolore per molte famiglie, costrette in poco tempo ad abbandonare i loro vecchi apparecchi televisivi o ad acquistare i nuovi decoder.
Ed ora, ci risiamo. Un nuovo switch-off poserà un’altra pietra miliare nella storia delle frequenze italiane. Un passaggio necessario per liberare le frequenze della banda 700 MHz a favore dell’implementazione delle reti 5G. La transizione tecnologica avverrà in due passaggi, a distanza di 9 mesi l’uno dall’altro.
1° settembre 2021
Tutti i canali nazionali verranno trasmessi utilizzando la codifica MPEG-4. Si tratta, in pratica, del formato utilizzato per trasmettere gli attuali canali in alta definizione.
Riuscite a vedere Rai 1 in HD sul canale 501? Perfetto, allora non avrete alcun tipo di problema. Le vostre TV (o i vostri decoder) sopporteranno anche questo passaggio tecnologico.
Tra il 21 giugno e il 30 giugno 2022
Negli ultimi giorni di giugno 2022 ci sarà un vero e proprio spegnimento del vecchio digitale terrestre (ovvero il DVB-T) a favore del digitale terrestre di nuova generazione (il DVB-T2). Tutte le TV ed i decoder venduti dopo il 2017 dovrebbero essere dotate di sintonizzatore DVB-T2, quindi se avete comprato nuovi apparecchi di recente potete, quasi certamente, dormire sogni tranquilli.
Potete, tuttavia, effettuare una prova del nove, anzi del 100 e del 200. Infatti, Rai e Mediaset, già da qualche mese, stanno trasmettendo dei canali test proprio alla numerazione 100 e 200 del digitale terrestre. Una volta sintonizzati su uno dei due canali test, dovreste vedere un cartello bianco su sfondo blu ed una scritta “Test HEVC Main10”. Se riuscite a visualizzare correttamente almeno uno dei due canali test, allora il vostro apparecchio è pronto per il DVB-T2.
Satellite e TivùSat
Per chi utilizza tecnologie satellitari per guardare la TV non ci sarà alcun ulteriore switch-off. In realtà negli scorsi mesi c’è già stata una transizione da DVB-S a DVB-S2. Se nel momento in cui scriviamo vedete tutti i canali, allora non avete di che preoccuparvi.
Bonus TV: un piccolo grande aiuto per continuare a vedere la TV
È stato già stanziato un contributo per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione del DVB-T2. Si tratta del cosiddetto Bonus TV, con un valore di massimo 50 euro, disponibile fino al 31 dicembre 2022 e fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Il bonus è riservato alle famiglie con ISEE fino a €20.000. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito del Ministero dello sviluppo economico.