È morta Victoria Salazar, donna salvadoregna uccisa dalla forza brutale e spropositata degli agenti di polizia lo scorso sabato. Un nuovo caso George Floyd, questa volta non negli Stati Uniti ma in Messico. I responsabili sono alcuni agenti della polizia di Tulum, a Quintana Roo.
La vittima, Victoria Esperanza Salazar Arriaza, di 36 anni, era originaria di Sonsonate e viveva in Messico dal 2009 grazie a un visto umanitario permanente. Secondo alcuni media locali, era stata fermata perché ubriaca.
Il video
In un video si vede la donna a terra, circondata da almeno quattro agenti. Di cui uno che con le ginocchia la schiaccia violentemente. Fino a spezzarle le vertebre del collo e diverse costole. Per diversi secondi si sente la sua voce, poi non più. Dura poco più di due minuti ma ha già fatto il giro del mondo.
Gli arresti e le reazioni
Quattro poliziotti sono stati successivamente arrestati: per loro è già iniziato il procedimento penale.
Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha chiesto giustizia e promesso sostegno alla famiglia, in particolare per quanto riguarda gli studi e il sostentamento delle due figlie della donna. Lo stesso ha fatto il presidente del Messico Andrés Manuel Lopez Obrador, che ha espresso dolore e vergogna. Assicurando che i quattro responsabili verranno puniti.
Dopo la diffusione della notizia, sui social e non solo è partito un tam-tam di solidarietà nei confronti della famiglia della vittima; spopola l’hashtag #JusticiaParaVictoria per chiedere giustizia.
Negli Usa comincia il processo Floyd
Proprio in queste ore, negli Stati Uniti è cominciato il processo all’agente Derek Chauvin, che il 26 maggio dell’anno scorso uccise il 46enne afroamericano George Floyd a Minneapolis. Le immagini dell’omicidio fecero il giro del mondo e scatenarono la protesta del popolo afroamericano, riunitosi sotto lo slogan ‘Black Lives Matter‘. Un caso davvero tristemente simile a quello della salvadoregna Victoria Salazar. Che merita di trovare giustizia, come Floyd.