Pandora Papers, un duro colpo a contrabbandieri di beni e capitali
La vita sarebbe più giusta se il giornalismo fosse una trincea per denunciare tutto ciò che ci impedisce di essere liberi. A volte lo è.
Un grande vaso di Pandora
Cinque anni dopo i Panama Papers, ora i Pandora Papers scoperchiano un grande vaso di Pandora, che contiene milioni di documenti che rivelano affari offshore e beni di oltre 100 miliardari, 30 leader mondiali e 300 funzionari pubblici.
Il network di giornalismo
Lo ha riferito il Consorzio Internazionale di Giornalisti Investigativi, Icij, più di 600 giornalisti in base allo studio di 11,9 milioni di documenti. In esclusiva per l’Italia ha partecipato l’Espresso, che dedicherà il prossimo numero al tema.
Fondata nel 1997 dall’American Center for Public Integrity, Icij è diventata un’entità indipendente nel 2017. La sua rete comprende giornalisti investigativi in più di 100 paesi e territori, oltre a circa 100 media partner.
Cinque anni dopo i Panama Papers
L’Icij è salito alla ribalta all’inizio di aprile 2016 con la pubblicazione dei Panama Papers, un’indagine basata su circa 11,5 milioni di documenti provenienti da uno studio legale panamense. Sui Panama Papers sono stati basati un film e un documentario. Il trailer con il documentario è il seguente:
L’indagine sui Pandora Papers
I documenti di Pandora Papers provano una quantità alta di ricchissimi affari con i nomi di coloro che ne hanno beneficiato, finora coperti dal velo delle società offshore.
I nomi
Costoro comprendono il premier della Repubblica Ceca, il ministro olandese dell’Economia, l’ex capo del governo britannico Tony Blair, il re di Giordania e presidenti in carica di Paesi come Ucraina, Kenya, Cile, Ecuador.
Nella lista spiccano i nomi di molte celebrità dello sport, della moda e dello spettacolo, come Julio Iglesias e Claudia Schiffer. Ma ci sono anche criminali. Ex terroristi. Bancarottieri. Trafficanti di droga. E boss mafiosi, anche italiani, con i loro tesorieri.
Molti, tra i quali il premier della Repubblica Ceca Andrej Babis, si stanno giustificando asserendo che non hanno compiuto nulla di illegale. O smentiscono del tutto.
Le conseguenza dell’inchiesta?
Dopo Panama Papers, ventitré paesi hanno già recuperato almeno 1,2 miliardi di dollari di tasse, capi di governo implicati in corruzione o elusione fiscale si sono dimessi o sono stati perseguiti e ci sono state indagini in almeno 82 paesi. Sicuramente ciò avverrà anche con i Pandora Papers, ma è importante che questi diffondano nella società la coscienza della necessità di cambiare un sistema che produce tutto quello che Icij ha denunciato.