Roberto Morgantini e le… briscole popolari
Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo articolo di Giorgio Bonaga che racconta una bella serata di briscola, convivialità e spirito solidale nella sua Bologna. Animata da Roberto Morgantini, ex sindacalista, vicepresidente dell’Associazione Piazza Grande e fondatore – nel 2015 – delle Cucine Popolari, che sotto le Due Torri sono ormai molto più di mense per i poveri.
L’ideatore delle “Cucine Popolari”
Solo “lui” può mettere assieme, in pochi giorni, più di 60 coppie – molto assortite – di giocatori di briscola.
Solo “lui” riesce a far preparare e cucinare in poco tempo la “paella de marisco” per 150 persone.
Solo “lui” riesce a creare un clima di armonia, un semplice, sereno, piacevole “stare insieme”.
“Lui” è Roberto Morgantini, il massimo interprete della “cultura del fare” (anche se le parole non gli mancano), non a caso ideatore e “magister” delle “Cucine popolari”, la sua creatura più nota.
Il popolo dei morgantiniani al Parco Nord
È successo tutto all’Estragon Club, il capannone del Parco Nord che ne ha viste di tutti i colori, compreso il torneo di briscola più partecipato – e surreale – del mondo, la sera del 22 novembre 2021.
Vecchi e giovani, donne e uomini, marpioni da bar e ingenui che al bar non sono mai andati per giocare a carte. Una fauna varia e variegata, un’atmosfera famigliare e confortevole, il popolo dei morgantiniani.
Se ne sono viste di tutti i colori: una coppia (che ha vinto i primi tre turni) ha giocato a briscola credendo che fosse tressette; in un tavolo distribuivano due carte per giocatore anziché tre; in un altro tavolo i giocatori hanno interpretato in modo molto originale la regola bolognese che consente ai compagni di mostrarsi reciprocamente le carte nella penultima mano, loro invece mostravano le carte agli … avversari !!!
Nei 30 tavoli dell’Estragon si sono alternati giocatori incalliti e giocatori improvvisati, si sono sentiti accenti romagnoli, ferraresi e bolognesi, insomma una piccola Torre di Babele nel parco (Parco Nord) più di sinistra della città di Bologna.
Le carte come la società: anche chi perde vince
Quasi tutti hanno perso, solo pochi hanno vinto!!!
Ma con Morgantini anche chi perde… vince!!!
Perché quando c’è di mezzo “lui” i perdenti almeno non perdono mai i diritti fondamentali di una società che cerca di essere sempre solidale.
E allora tutti contenti, donne e uomini, ferraresi e bolognesi, vecchi e giovani, marpioni e coglioni, vincenti e perdenti.
Complimenti a tutti, ma soprattutto complimenti a “lui”, instancabile architetto della solidarietà e dell’inclusione sociale.
Solo le caldarroste (forse perché castagne e non maroni) non sono state all’altezza di una piacevolissima serata.
Grazie lo stesso, Roberto.