Cile, giovani e donne al governo. Sarà vera svolta?

Quattordici donne, dieci uomini. Età media: 49 anni. Diverse provenienze politiche, geografiche e sociali. Questo è il nuovo governo del Cile, presentato dal neoeletto presidente Gabriel Boric. I 24 ministri, per la prima volta a maggioranza femminile, segnano una svolta nella storia politica cilena, chiamata a dare risposte al forte malcontento sociale esploso poco più di due anni fa contro il governo di Sebastián Piñera e contro le enormi disuguaglianze nel Paese. «Oggi si comincia a scrivere un nuovo capitolo della nostra storia democratica», ha commentato Boric, che entrerà in carica il prossimo 11 marzo a soli 36 anni, diventando il più giovane presidente del Cile.

Foto tratta dalla pagina Facebook di Camila Vallejo
Compromesso

La squadra di Boric testimonia plasticamente il tentativo di allargare il consenso ricevuto al ballottaggio dal leader di Apruebo Dignidad. Un compromesso tra sinistra, indipendenti ed ex Concertación, la coalizione di partiti che ha retto la transizione cilena dalla fine della dittatura di Pinochet al 2010. Qualche pugno chiuso durante le foto ufficiali, ma anche figure in grado di rasserenare i mercati. Una su tutte il ministro delle Finanze Mario Marcel, presidente della Banca centrale del Cile.

«Non mi aspetto che le élite siano d’accordo con me, ma che smettano di aver paura di noi»: così Boric alla Bbc, in occasione della prima intervista a un giornale internazionale dopo la vittoria dello scorso 19 dicembre. Segnali di distensione in vista di un percorso di governo certamente non facile, figlio dell’estallido social culminato nella nuova Assemblea chiamata a riscrivere la Costituzione. E che punta a ridurre le disparità socioeconomiche promuovendo un’agenda verde e inclusiva nei confronti delle minoranze (anche se non c’è un ministro indigeno). Senza dimenticare, però, che non pochi cileni al ballottaggio avevano scelto José Antonio Kast, nostalgico dichiarato della dittatura: ecco perché a un esecutivo marcatamente di sinistra ne è stato preferito uno più largo.

Camila Vallejo e la nipote di Allende

Tra i nomi spiccano quello della chirurga Izkia Siches, prima donna alla guida del ministero dell’Interno e della Pubblica sicurezza, della deputata comunista Camila Vallejo, ex leader studentesca e ora portavoce del governo (nella foto in evidenza), e di Maya Fernández, nipote di Salvador Allende. Già presidente della Camera, la cinquantenne designata al dicastero della Difesa è infatti figlia di Beatriz Tati Allende, stretta collaboratrice politica del padre, il presidente socialista deposto dal golpe dei militari. Ecco, Beatriz Allende, presente alla Moneda insieme alla piccola Maya (non aveva ancora compiuto due anni) quel tragico 11 settembre 1973, morì suicida all’Avana nel 1977, dopo aver lasciato il Paese piombato sotto la dittatura di Pinochet.

Tutti i ministri

Questi, nel dettaglio, i ministri. Interno e Pubblica sicurezza: Izkia Siches (35 anni, indipendente). Esteri: Antonia Urrejola (53 anni, indipendente). Difesa: Maya Fernández (50 anni, socialista). Finanze: Mario Marcel (62 anni, indipendente). Portavoce presidenza: Giorgio Jackson (50 anni, Revolución Democrática). Portavoce governo: Camila Vallejo (33 anni, comunista). Economia, Sviluppo e Turismo: Nicolás Grau (38 anni, Convergencia Social). Sviluppo sociale e Famiglia: Jeanette Vega (64 anni, indipendente). Pubblica istruzione: Marco Ávila (44 anni, indipendente). Giustizia e Diritti umani: Marcela Ríos (55 anni, Convergencia Social). Lavoro e Previdenza sociale: Jeannette Jara (47 anni, comunista). Lavori pubblici: Juan Carlos García (51 anni, liberale). Salute: Begoña Yarza (57 anni, indipendente). Edilizia e Urbanistica: Carlos Montes (75 anni, socialista). Agricoltura: Esteban Valenzuela (57 anni, Frente regionalista verde social). Miniere: Marcela Hernando (61 anni, radicale). Trasporti e Telecomunicazioni: Juan Carlos Muñoz (51 anni, indipendente). Beni nazionali: Javiera Toro (34 anni, Comunes). Energia: Claudio Huepe (55 anni, Convergencia Social). Ambiente: Maisa Rojas (49 anni, indiependente). Sport: Alexandra Benado (45 anni, indipendente). Donne ed Equità di genere: Antonia Orellana (32 anni, Convergencia Social). Culture, Arti e Patrimonio: Julieta Brodsky (38 anni, Convergencia Social). Scienza, Tecnologia, Conoscenza e Innovazione: Flavio Salazar (56 anni, comunista).

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