La nave zapatista in mare verso l’Europa
La comunità zapatista del Chiapas, in Messico, è un esempio per tutto il mondo di costruzione di una società ecosocialista, nonostante tutte le difficoltà.
La lettera dell’Ezln che annunciava il viaggio in Europa è stata pubblicata su Afv (qui il link).
La partenza
Dopo aver percorso un migliaio di chilometri dal Chiapas, una delegazione di sette miliziani dell’Ezln è partita domenica 2 maggio per le coste della Galizia. Sbarcherà a Vigo, un giorno di giugno.
L’Escuadrón 421 è composto da quattro donne (Lupita, 19 anni, Ximena, 25, Yuli, 37 e Carolina, 26), due uomini (Darío, 47 anni e Bernal, 57) e una transgender (Marijose, 39 anni).
Gli zapatisti hanno quindi iniziato la traversata per venire in Europa salpando nel veliero La Montagna da Isla Mujeres, una piccola isola situata nel Mar dei Caraibi a 13 km dalla costa della parte nord-orientale della penisola dello Yucatán. Alla partenza ha assistito il Sub-comandante Moises, leader dell’Ezln.
L’origine Maya
L’inizio del viaggio, avvenuto il 2 maggio, è stato anticipato di un giorno. La data di partenza prevista, il 3 maggio, non era stata scelta a caso, infatti è molto importante per il popolo Maya. Nella visione del mondo Maya, il 3 maggio è il giorno per ricordare l’origine, per chiedere chiarezza sul cammino della vita e buoni e abbondanti raccolti di sostentamento.
A Chan Santa Cruz, ora Puèrto Ferillo, è particolarmente importante perché era il nome che fu dato allo stato del popolo Maya, de facto indipendente, e che fu capoluogo o principale fortino degli indigeni insorti durante la rivolta nota come guerra delle caste. I Maya ribelli erano noti come i Cruzoob.
La Dichiarazione per la vita
Dal primo gennaio, le zapatiste e gli zapatisti hanno redatto e firmato con centinaia di persone, collettivi e organizzazioni una Dichiarazione per la vita spiegando le ragioni di questo viaggio: contribuire alla lotta contro il capitalismo – inseparabile dalla lotta per la vita – essere pienamente consapevoli delle sue differenze e allontanarsi da ogni desiderio di omogeneizzazione o egemonia.
Negli ultimi sei mesi è iniziato un ampio processo di organizzazione a scala europea, ma anche in ogni paese o “geografia”, secondo la terminologia zapatista.
Molti saranno i paesi europei che l’Ezln visiterà. Italia compresa. Non è ancora chiaro, almeno non ufficialmente, il programma di riunioni con le organizzazioni. Sicuramente Escuadrón 421 incontrerà Rifondazione Comunista, che ha sottoscritto la dichiarazione Per la Vita.
Va ricordato che Rifondazione Comunista è stata al fianco della lotta zapatista da subito. Era in Chiapas nel 1994 e nel 1995 nelle comunità delle popolazioni originarie occupate dall’esercito. Ha continuato il dialogo negli anni successivi, con l’invio di delegazioni per seguire le trattative tra governo ed Ezln concluse con gli accordi di San Andrés, secondo i quali il governo avrebbe dovuto modificare la Costituzione inserendo il riconoscimento dei popoli e delle culture native.
Il governo del Chiapas non ha però rispettato gli accordi e, viceversa, ha rafforzato la presenza militare nelle zone di influenza degli zapatisti. Il prossimo incontro in Italia servirà quindi a consolidare un rapporto storico.
Leggi anche Colombia, fame e rabbia in piazza. «Senza un vero cambiamento altri cent’anni di solitudine»
Leggi anche Elezioni in Perù, duello tra Pedro Castillo e Keiko Fujimori