Un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro delinea la devastazione senza precedenti che un anno di guerra ha causato in termini di occupazione, disponibilità di mezzi di sussistenza e sviluppo economico complessivo nei Territori palestinesi occupati.
Continua a leggereCorrispondente de El Clarin de Chile alle Nazioni Unite, sede di Ginevra, Svizzera. Il suo lavoro di giornalista è dedicato ai diritti umani e al sostegno alle vittime tra America Latina e Medio Oriente.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e l’Ufficio Centrale di Statistica Palestinese (PCBS) stimano che le ostilità in corso abbiano spazzato via almeno il 66% dei posti di lavoro nella Striscia di Gaza.
Continua a leggereIncidenti e malattie: numeri impressionanti. L’equivalente di una vera e propria guerra mondiale, di cui però non si parla.
Continua a leggereIl Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi, Michael Lynk, presentando il suo rapporto davanti alla 49esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani, ha denunciato la scandalosa situazione di apartheid in cui i palestinesi sono costretti a vivere a causa di Israele.
Continua a leggereI combattimenti hanno già provocato lo sfollamento di oltre 840.000 persone. Più di 220.000 rifugiati e profughi rimpatriati sono fuggiti dal paese, con molti sudanesi in fuga verso il Ciad e l’Egitto, e rifugiati del Sud Sudan tornati a casa in condizioni difficili.
Continua a leggereNella trama corruttiva del Qatargate, da cui emerge come il Qatar abbia “comprato” i Mondiali 2022, un altro paese sembra emergere dalla bufera: il Marocco avrebbe “comprato” metà Parlamento europeo per conservare la sua autorità sui territori ricchi di risorse del Sahara occidentale, che occupa dal 1975.
Continua a leggereAspettative e problemi legati all’auto elettrica: più un business che un’arma verde.
Continua a leggereIntervista a José Pimentel, ex ministro boliviano delle Miniere e della Metallurgia.
Continua a leggereMentre i leader mondiali si riuniscono alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in Egitto (COP27), il World Food Program chiede alla comunità internazionale di investire sulla resilienza delle comunità vulnerabili investite dalla crisi in Pakistan e negli altri hotspot climatici.
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