Ruggero Tantulli

Veneziano, classe 1988. Diploma di maturità classica, laurea in Giurisprudenza e master di primo livello, è giornalista professionista. Collabora con ilfattoquotidiano.it. Ha scritto, tra gli altri, per InCronaca e Il Corriere del Veneto. Appassionato di politica. E di calcio. Nel cuore, infatti, porta tre colori: l’arancio, il nero e il verde.


Soumaila Diawara: «L’Occidente ha fallito in Africa, che ora guarda a Cina e Russia»

Dal ruolo dell’Occidente, definito «fallimentare», a quello di Cina e Russia, che in Africa stanno acquisendo sempre più influenza. Economica, geopolitica e militare. E l’Italia? Non se la passa tanto bene («Governo Meloni? Incapaci, sanno solo fare propaganda becera»). Con un’idea chiara sulla guerra in Ucraina («Basta armi, Europa sottomessa agli Usa»).

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Kociss, 45 anni dalla morte del bandito amato dai veneziani

Fu ucciso il 12 maggio 1978, colpito dai proiettili sparati da un poliziotto mentre fuggiva su un barchino, dopo quella che doveva essere l’ultima rapina. Aveva 29 anni. La parabola di Kociss, al secolo Silvano Maistrello, si concluse 45 anni fa nella sua Venezia, tra il rio di Santa Marina e quello del Piombo. Nome sinistramente profetico, dove finì la fuga del bandito più amato dai veneziani di allora. Soprattutto nel sestiere di Castello, cuore di una Venezia proletaria e segnata dalla povertà.

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Marta Collot: «Governo Meloni? Forte coi deboli e debole coi forti. Ora avanti con Unione popolare»

«Questo modello di sviluppo non è solo sbagliato, proprio non funziona». Parola di Marta Collot, portavoce di Potere al popolo (in tandem con Giuliano Granato) e tra i volti di riferimento di Unione popolare, nuovo soggetto politico in costruzione.

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Patience, a Venezia la sartoria artigianale è rivoluzionaria

Dall’idea al disegno, dalla lavorazione alla vendita. Tutto nel segno della sostenibilità. C’è una bottega, a Venezia, dove la rivoluzione ha le forme di abiti fatti a mano. È Patience, da oltre due anni laboratorio di una moda etica, contro lo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente.

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Thomas Sankara, 35 anni senza il “Che Guevara d’Africa”

Morì crivellato di pallottole, tradito dal suo amico e braccio destro, che ne prese subito il posto. E con lui morì la rivoluzione, interrotta bruscamente. Thomas Sankara, il “Che Guevara d’Africa”, aveva solo 37 anni quando venne ucciso da un gruppo di militari che rovesciarono il suo regime in Burkina Faso.

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